lunedì 29 novembre 1999

Le domande e i finti arrivederci.

il mestiere di scrivere
Pagine vuote. fonte google.


Che fine faranno gli scrittori se non avranno più storie da scrivere, se gli sarà negato l’esercizio del sentimento e delle passioni.

Che ne sarà di loro quando gli tapperanno gli occhi, le loro dita sapranno esprimere solo l’angoscia di un mondo povero e lontano nel ricordo.
Soli senza lo schermo del cosmo da documentare, stanchi senza pensieri da condividere, esauriti e stranamente miti.

Cosa ne faranno di loro se prosciugate le parole li nasconderanno alla vita. Morte senza linfa, le loro dita inerti e gelide.

Stanche e tradite le mani e il cuore. Come amanti che non hanno più amore. Come musici senza strumenti.

Per un po’ hanno sognato frasi, paragrafi e interi capoversi. Per un po’ hanno sostato sull’orlo delle pagine, fissandole sempre vuote, sempre uguali.
Con gli occhi lucidi e le braccia immobili, stanchi e soli gli scrittori dicono addio al mondo del dentro e del fuori. Negano la loro presenza ormai inutile.
Inoperosi tornano a essere vuoti oggetti e non strumenti meravigliosi del creato.

 

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