lunedì 26 dicembre 2011

La sindrome di Carry

Tutte almeno una volta hanno desiderato essere Carrie, non  tanto perché vive in una città così viva come NY o riesce a campare solo scrivucchiando i fattacci suoi su una rubrica, ma perché è attorniata da 3 favolose amiche, non amiche normali, ma le Amiche con la A maiuscola.
Una rete di salvataggio, sempre pronte, sempre disponibili, l’incarnazione di tutto cio’ che una ragazza può volere. Tutte diverse dalla personalità distinta e forte, ognuna con pregi e difetti, ma sempre unite,  favolosamente solidali, mai false sempre lealmente sincere anche se non hanno paura di esprimere il loro parere.
Per quelle che non lo hanno ancora capito, per chi ancora ci crede a questa favola fantastica, è giusto confessare due cose, la prima è che babbo natale non esiste e la seconda è che quella raccontata nel telefilm è solo una grandissima e bellissima menzogna.
L’amicizia, uno dei valori più belli che l’umanità ha mai introdotto nella  la società è così difficile da trovare che è più probabile sopravvivere e comprarsi un tir di scarpe Manolo Blahnik  scrivendo in un blog!
Non è pessimismo il mio, è frutto di un' attenta considerazione e da esperienza di vita vissuta, chi non si è mai presa una ranghellata sui denti da una persona considerata amica, non può dire di aver dato tutta se stessa per lei. Perché la ranghellata prima o poi ti arriva… piano o forte che sia...ma arriva.
Così s'impara, si impara non certo che l’amicizia non esiste, ma che non è tutt’oro quel che luccica, che dientro i sorrisi, gli scherzi, le bevute le risate e le chiacchiere c’è un reticolato di sotterfugi troppo spesso è una rete tesa per farci soccombere …un delitto …senza dal colpevole certo.
I consigli, i pareri dati e seguiti ingenuamente nascondono quell’egoistica determinazione a fare dell’altra persona quell’esserino debole e bisognoso, succube e controllabile. “ è ben più doloroso se per nemici e amici non sei più pericoloso” dal vangelo secondo Afterhours.
Ok , sono esagerata, non volevo scrivere dell’amicizia demolendola, ed è per questo che anzi di parlare in modo generico scendo  nel particolare ringraziando quelle poche persone che meritano (per piccole o grandi ragioni, gioie e meriti) l’importante nome di Amica/o.
Non importa se ti conosco da anni, da tutta la vita o da pochi minuti, tu sei amica/o perché in un sol attimo mi fai sentire a mio agio anche in situazioni nuove e "paurose", mi fai sentire meno sola  ma parte di un gruppo più grande e di colpo anche il lavoro più noioso …diventa accettabile.
Grazie C. perché sei magnifica così, perché sei fantastica da scoprire,  e chi non vuole mettercisi e dimostra di non aver pazienza per conquistarti non ti merita e non ti meriterà mai. Perché io credo in te, come tu hai creduto in me in passato, perché davvero non meriti lacrime ma solo sorrisi, e spero che quelle lacrime che ti hanno fatto guardare dentro rendano ancora più prezioso quel mistero che racchiudi;  che è l’essenza di te e ti rende speciale.
Grazie V. perché sei semplice così , perché anche se apparentemente sembri tenera  e fragile, sbadata e un po’ sulle nuvole invece osservi e ascolti con attenzione e sai regalare perle profonde di saggezza,  riuscendo a guardare con i giusto distacco e maturità le cose, andando a segno con i consigli giusti ed efficaci. Perché hai saputo prendere le redini della tua vita e costruire la tua felicità da sola, sfruttando il momento giusto per spiccare il volo.
Grazie ad A, perché sì ti conosco dall’asilo , ma mi hai insegnato che l’amicizia può nascere di botto o riscoprirsi dopo tanto tempo e  poco alla volta,  la tempistica non conta,  conta solo esserci in quel esatto momento che è quello giusto quello importante e tutto il resto sono solo dettagli.
Grazie a G. perché è con te che ho fatto le cose più pazze, con te ho condiviso cose belle e  brutte e certi ricordi che amiamo ogni tanto riesumare sono solo la base per mantenere un amicizia che va oltre la distanza e il tempo. Grazie perché anche se non ci sentiamo da secoli, e fra poco verrai redarguita stronzetta,  quando lo facciamo è come se fosse stato ieri.
Grazie a L , a S e M  … e così via, quante sono le lettere degne di nota e menzione.
Grazie anche a chi mi ha insegnato,  a furia di colpi bassi e delusioni,  che l’amicizia è davvero bella per quella che è, così difficile e facile da scovare, che più che un tesoro è proprio un dono, non soggetto a quotazioni ne’ valuta, un investimento a fondo perso, che a volte sa regalare  un incredibile sicurezza e altre l’ebbrezza dell’azzardo.

Nessun commento:

Posta un commento