lunedì 29 novembre 1999

Prendi l’arte e …

mettila da parte??

Boh?!? questo consiglio che prima poteva sembrare saggio e sensato, oggi sta perdendo sempre di più valore, uno, perché i maestri da cui impariamo sono ormai quasi sempre virtuali o ignari, due, l’arte alla fine si mette così tanto da parte che alla fine la dimentichiamo.

Impariamo un sacco di cose, ma non è mai abbastanza, il qualificato diviene obsoleto nel giro di poco e una nozione si consuma quasi come un cerino. Incameriamo conoscenze, carpiamo fatti, tutto potrebbe essere utile da aggiungere al nostro personale Cv, basta fare un giro sul web  per leggere alcuni dei capolavori più commoventi e spassosi di tutta la letteratura istantanea: “spiccata propensione ai rapporti interpersonali maturata in anni come moderatore di forum, dote innata nel animare e intrattenere community, persino gli hobby contemplano: salto con l’asta carpiato mentre si aggiorna lo status su fb, e maratona estiva di ksurf con la wii.

Nascono arti nuove, professioni prima sconosciute con nomi esotici e incomprensibili, il mio amico che passa 24 ore tra tweet e face book, condividendo pagine, aggiungendo amici e aggiungendo un mi piace su prodotti e persone è un “social media specialist”, un po’ e dire che Pino il mio vicino di casa che si scarica i film dai server di condivisione o emule è un hacker… ormai l’arte (se è davvero questa l’arte) è divenuta così accessibile a tutti da essere scontata.

Ma dietro tutto questo c’è veramente l’ansia di comunicare o più si tratta più semplicemente di protagonismo spinto, ma non è che siamo caduti tutti nella trappola e quel social media specialist sta davvero plasmando i miei consumi, carpendo dai statistici sul mio conto, analizzando i miei comportamenti, sbirciando nel mio carrello e come un maniaco nella cesta della biancheria sporca?

Ancora una volta, mi sono risposta da sola!

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