Donne fuori e dentro la rete, intrappolate in un url tra vita virtuale e reale in continua convergenza.
lunedì 29 novembre 1999
odio e amore
Come avrete capito, il mio con i trasporti pubblici milanesi è un rapporto di odio e amore, li odio perché perennemente in ritardo, affollatissimi, sporchi e ultimamente allagati, li amo perché nel loro cullare posso godermi la mia città come al cinema, e nelle ore interminabili in coda mi posso abbandonare a un bel libro e ottimizzare il tempo, posso origliare e conoscere i miei concittadini, entrare nelle loro vite anche solo per un secondo e rincontrare un sacco di conoscenze. La lista delle cose che amo è nettamente più lunga, in una città dove ogni milanese ha almeno una macchina a testa (anche se ha 2 anni) e molte volte ne ha addirittura due, i mezzi pubblici sono per i poveri, i lavoratori pendolari e i pensionati a cui hanno revocato la patente? A giudicare dall’affollamento potrebbe essere così …o il numero delle vetture è nettamente insufficiente.
Con Atm arrivi sempre in ritardo anzi non è detto che arrivi, potresti essere deviato su un itinerario a sorpresa. La Milano che corre sempre, anche nel we, deve avere pazienza buddista se decide di salire in vettura, abbandonare lo stress , e arrendersi al lento ritmo del tragitto. Così faccio io.
Non ho la macchina da molti anni, la mia non è stata certo una scelta, ma non ne facevo un uso smodato neanche allora, ora mi faccio scorrazzare la sera dal mio fidanzato (suo malgrado) e di giorno mi tengo in forma e informata con i mezzi pubblici della mia città, corro dietro i tram, faccio squat e pilates in bilico sui tacchi ad ogni frenata, alleno i bicipiti appesa alle maniglie, medito e respiro ( se l’ascella del vicino lo permette) leggiucchio quotidiani, apprendo preghiere in lingue diverse, sbircio trame di romanzi rosa, e ascolto i drammi telefonici di una mamma isterica, mi rattristo al racconto del signore che lotta per il suo lavoro, rido alle boccacce del bimbo che si contorce sul sedile.
Io rinnovo l’abbonamento come si fa con il teatro o la palestra, pago anche se non sono pienamente contenta, perché come dice la nuova campagna: “atm unisce Milano” nel bene e nel male, aggiungo.
Vivere davvero la città, incontrare chi ami o semplicemente muoverti senza pensieri …
Usa i mezzi e vivi milano.
(campagna ATM 2010)
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se l'Atm iniziasse ad offrire un servizio degno non sarebbe più lei.o non sarebbe più a milano.
RispondiElimina1 ora incolonnati nel traffico, dentro un autobus stacolmo è più di un esperimento sociale...
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