Eccoci di nuovo qui dopo 15 favolosi giorni passati in panciolle a non far nulla davanti sotto l’ombrellone con il mare a far da schermo ad un favoloso film, fatto di sole, scene ridicole a bordo sabbia, coccole e posti nuovi da visitare, immortalare e filmare con gli occhi e con la nostra super telecamerina compatta (gioco nuovo, regalo di anniversario/stordimento da cineasti in vacanza).
Eccomi qui, con le mie dita pigre che non riescono più a riconoscere i tasti del pc, domani in ufficio ci metterò 3 ore per una frase, tutta stordita per il jet leg, flip flap e il check in out; pensare che poche ore fa eravamo spaparanzati a non domandarci nulla, come se non dovessimo tornare mai in questa città afosa e malsana, progettavamo gite in montagna e al mare pur di mentire a noi stessi sul rientro :( e poi anellati come polli in batteria con il cordino flou bucherellato al polso, ancora con le infradito insabbiate siamo saliti sull’aereo del ritorno, che sconforto, che tristezza, mi vedo già bianca,e io che pensavo la mia abbronzatura durasse qualche ora e invece … sarà la pressione sotto zero, lo sgocciolamento dovuto all’umidità soffocante , ma mi sento come se mi fossi appena svegliata dopo un notte tempestosa. Che sogno strano, che shock!
Ho deciso di far finta di essere in vacanza ancora un po’ … progettando la prossima meta scarto i souvenir, smonto valige e borsette, e mi spalmo il doposole per sentire ancora il profumo del mare vicino … ecco ecco riesco a ascoltare le onde e gli schiamazzi … ah no sono i vicini barbari del terrazzo e il solito Pato chiwava bastardello dalla gola rasposa che più che abbaiare rantola per la troppa solitudine dovuta alla non curanza delle padrone barbone e cafone.
Domani si ricomincia il giro e inizia il solito count down al week end… meno 7, meno 6 …meno….
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