lunedì 29 novembre 1999

L'oroscopo esitenziale...

Non credo agli oroscopi, non penso che qualcuno, neanche chi è dotato di sfera e turbante possa in modo così facile decifrare il destino di una persona, figuriamoci una categoria intera, l’unico oroscopo che non è un vero oroscopo, a cui ogni tanto mi affido è quello di Internazionale, mi piace perché non ha la presunzione di predire nulla, ma si prende la briga maggiore di consigliare, indirizzare e porre attenzione su uno stato d’animo, una condizione, una parte nascosta di noi stessi che spesso trascuriamo.
Questa settimana a me, che sono un arietina doc, consiglia di lasciare perdere le mie paure, non concentrarmi su quello che non mi piace ma su quello che realmente mi rende felice, impiegando le mie energie a realizzare le mie vere passioni.È incredibile quanto ci prenda, non so come faccia, ma è proprio su questo che stavo riflettendo da una settimana a questa parte ...o forse inconsciamente da molto; dove sono finite le mie passioni?

Dov’è il fervore che mi faceva alzare la mattina piena di entusiasmo, la voglia di sfida, la grinta che mi faceva quasi sfrontata, le idee brillanti, lo stimolo giusto, la forza, la mia forza? Dov’è finita la mia passione? La mia testa calda che mi spinge a decisioni impulsive, che mi fa agire d’istinto, quella fiamma che brucia, muove la tua anima verso quella che per gli altri è pazzia, ma per me è un barlume di speranza e di felicità, quando è stato che la mia passione mi ha abbandonato? Ha deciso di prendere il largo da sola, spinta dalla sua temerarietà che tanto mi manca?
Mi sento una corda lenta, non emetto più alcun suono ne nota, la tensione che rende viva si è via via allentata. Mi sorprendo a pensare alle occasioni perse, alle ingiustizie subite, e alle scelte, ai bivi del destino, forse perché dopo aver dato tutto o il possibile, per una cosa, averci messo l’anima, creduto in un progetto davvero tanto e aver ricevuto solo porte in faccia, lo spirito battagliero si sia arreso al limbo dell'indeterminazione.
Ho lasciato che fosse lui, il destino, a decidere, mi sono semplicemente lasciata trascinare giorno dopo giorno, tirando fuori ogni tanto la testa per respirare, d’altronde ha sempre funzionato, ma ora è come se fossi incagliata in un posto preciso ma non localizzabile, in bilico tra la solidità e la noia, la quotidiana routine e la crescita forzata. Cosa ho dimenticato? quale pezzo di me? cosa mi rende felice che invece non ho perseguito?
Prima dicevo di essere un treno che non si fermava mai invece un bel giorno non solo si è fermato ma mi ha fatto anche scendere sbattendomi giù, non penso sia arrivato a destinazione, forse sto solo aspettando che aggiustino il componente lesionato per rimettermi in viaggio, o forse no? che faccio resto? Rimango ferma e mi accontento? eppure lo scenario attorno non mi attrae, il sole a stento filtra dalle finestre.
Continuo ad arrabbiarmi è vero, sempre per le stesse cose, mi arrabbio e piango, ma ora mi accorgo di piangere proprio per me stessa, per il mio mancato coraggio.
E se non fosse questo il mio viaggio, se avessi preso un treno non mio solo perché all’orizzonte non se ne vedeva un altro?
Sento di nuovo dopo tanto tempo la nostalgia, e la nostalgia si prova solo per le cose lontane, passate che si sa non tornare più …ma io non voglio arrendermi a questo sentimento.

Non posso…

2 commenti:

  1. no, no.noi si odia Paolofox e tutti suoi amici/compari/colleghi/figli/peli sul petto.

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  2. noo..ma questo non ha nulla a che vedere ..con paolo fox & co...vai a farti un giro sul sito di internazionale, capirai l'arte di questo pazzo poeta, scrittore ...che più che leggere le stelle legge trattati di filosofia e romanzi! :)

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