Lo trovo nella giacca, ed tutto ciò che rimane di un magia colorata, un’ atmosfera calda che per un attimo ci ha portato lontano, in un mondo di musica e suoni, dove la voce risuona con una grammatica strana.
Creature misteriose e buffe ti guidano in una terra dove il cielo tempestato di
stelle è una trapunta lanuta da cui escono ragnatele in grado di catturarti e
stringerti in un angolo sospeso tra realtà e inganno, una stretta sottile che ti stordisce e ti fa tornare bambino.
Le lenzuola profumate di fiori sotto cui ti stendevi da piccolo, per sognare ad occhi aperti dimentico del tempo e dello spazio intorno. Con ancora negli occhi le sfere colorate e il vento che spazza via la bufera, torniamo a casa assorti.
Un fiocco di neve sottile, tutto ciò che rimane di un sogno di inizio autunno.
Slava’s snow show ( Teatro Piccolo di Milano)
Nessun commento:
Posta un commento