venerdì 13 luglio 2012

La gatta sul tetto che scotta



È tornato un gatto nel mio cortile, erano anni che non ne vedevo uno. Stasera mi sono affacciata alla finestra ed era lì che mi fissava mentre camminava incauto, su un cornicione. Non c’è la luna, e il suo profilo nell’ombra è fantastico, tra i glicini in bilico, scivola nel tiepido di questa sera chiara e stanca.

Esplora, si gode la pace in mezzo a queste voci della città. Si fa gli affari suoi e io anche.
Mi piacerebbe uscire per far scorribande con lui, silenzioso e indiscreto, c’è ma non si vede, non ha bisogno di scappare, perché su i tetti si gode la vista senza essere preso.

Sbircia nelle finestre la vita che passa e non se ne cura di tutto ciò che accade lontano dalle sue vibrisse impazzite da un alito di vento, profumo di bucato, cibo e di fumo, e come fumo si dissolve nella notte che è appena iniziata.

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