lunedì 20 giugno 2016

Infinite possibilità: zero


C’è un gatto in una scatola, un gatto che qualche genio ha voluto vivo e ha voluto morto, allo stesso tempo, nello stesso spazio, ma in infinite variabili di mondi possibili, tutti qui, ora dentro la scatola, nel tuo sguardo.

C’è un gatto che qualche genio ha voluto sia vivo sia morto, perché c’è un pazzo che ha messo dentro un veleno, che è mortale solo se decidi di svelare il mistero, lo svelerai tu, o deciderai di liberarlo, deciderai di liberarti.

L’esistenza è una cosa che una parte di te crede sia possibile, e non ne esiste una, ma esiste la tua. Decidi di essere quel gatto, la scatola o il pazzo che ha messo il veleno.


Il paradosso dell’esistenza tra gatti e scatole, dei pazzi e dei geni. 

Il tuo ritorno. Futuro



Sentiva il vento fresco che iniziava a soffiare dando inizio alla sera, il caldo saliva dalla terra e lei non aveva intenzione di fermare i suoi passi. Andava avanti e non sapeva dove.
La sua non era una fuga ma un ritorno, un ritorno alla vita che aveva posticipato da tempo. Non aveva dimenticato i cieli azzurri nascosti dietro le nuvole, il profumo del mare, e l’erba che si piegava sotto i suoi passi. Nudi, i piedi e i pensieri, ora si svelava nuovamente al mondo con le sue intenzioni.
Stava solo riprendendo il sentiero che aveva intrapreso tempo fa, aveva iniziato sola, e sola ora attraversava i pensieri e gli anni, che l’avevano allontanata dal tragitto che il destino aveva scritto per lei.
Ostinatamente per lungo tempo, lo aveva abbandonato quel disegno, lo aveva messo da parte quel progetto, posticipando, piegando la testa e lo sguardo, allontanando ogni fottuto secondo quello che la sua natura la spingeva ad essere.

Nascosta come una moneta nella sabbia, che sai essere preziosa, sai essere lì da qualche parte, ma non vedi, non vuoi cercare, ma che non può cessare di esistere.