Il mio cortile da su un hotel. A volte è curioso sbirciare dalle finestre delle persone di passaggio. A parte i patiti del calcio, chiassosi che si fermano a Milano solo per vedere la partita, ci sono tante vite che passano solo per una notte o poco più.
Coraggiosi inquilini che si lasciano ascoltare mentre riversano al telefono i loro drammi, spavaldi in maglietta che sfidano la neve d’inverno per una sigaretta.
Ingenui in mutande che pensano di esser soli e si scoprono nell’intimità.
Amanti rilassati, affacciati a prendersi una pausa. E io, nascosta o no, tra le tende che vivo le mie giornate da qui.
L’unica differenza tra me è loro? Loro ripartono, io resto.
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