domenica 1 aprile 2012

La nostra invasione


Quando i marziani se ne andarono, l’atmosfera della Terra tornò ad essere quella di prima, l’aria piena di smog riprese a riempirci i polmoni e noi ripetevamo allo stremo che nulla sarebbe più stato come prima ma era una bugia.
Le armi esauste dopo la lotta sembravano essere state messe a riposo per anni, ma poi immancabilmente ci dimenticammo subito di quella strana storia. Di quell’invasione durata troppo poco e la paura fu un ricordo lontano.
Eppure, in un angolo nascosto qualcuno aveva deciso di ricominciare di nuovo, di lasciar perdere tutto e partire da capo, da quel giorno, quando il sole splendeva mite e una brezza fresca, saporita di fiori e di mare aveva pervaso l’atmosfera, sconvolgendo le narici e scompigliandoci i capelli.
Pigra la sera tardava ad arrivare e tutti esitavamo nel rientrare a casa, stupefatti per quella pace che di colpo ci aveva rapito lo sguardo e anche il cuore.
Era stato quel fatto a far cambiare idea a quei pochi eletti che decisero di riprendere le fila dell’esistenza da lì, da quel pomeriggio strano in cui i marziani arrivarono per mettere apposto tutti i nostri casini...